Gabriel Blog

Tuesday, March 20, 2007

Ritorno a scrivere dopo un periodo bel pò movimentato. Il settembre che finisce si porta via un'estate strana fatta di qualche lettura, passeggiate in compagnia della ragazza e tante volte anche in solitudine. Qualche uscita con ritorno a casa in tarda nottata e sopportati incontri con vecchie compagnie più o meno gradite.
E' pesante ritrovarsi al tavolino di un bar a chiacchierare sempre delle solite stronzate di routine, sempre di fronte alle stesse facce, alle stesse parole, agli stessi gesti ed alle sempre uguali, noiose, morbosissime battute che strappano un dovuto sorriso per non offendere l'interlocutore.

Poi un bel dì l'estate è finita e ti ritrovi solo, nel bel mezzo di una metropoli qual'è Napoli e fare la spola da un palazzo all'altro nel disperato tentativo di consegnare i documenti necessari per l'iscrizione universitaria.

1° tentativo: mi presento allo sportello n° 6 della lustra segreteria in via Marina con un plico carico di scartoffie; autocerficazioni, fotocopie di documenti, diplomi autenticati. Ad accogliermi un tizio mezzo calvo con gli occhiali pò sudaticcio dal lavoro. Gli offro il pacco e lui dopo una sfogliata mi guarda e mi avvisa che il n° di matricola non è stampato sulle carte. Devo aspettare che il computer, dalla procedura di registrazione online mi affidi sto benedetto numero.

Viaggio sprecato e ritorno a casa a 200 e +kilometri con un nulla di fatto.

2° tentativo: di nuovo in segreteria, stesso sportello. Stavolta c'ho la matricola... Ma mi manca la fotocopia del documento di riconoscimento di mia madre per l'autocertificazione di reddito.

Ritorno di nuovo a casa, come un cane rabbioso dal momento che quel tizio qualche giorno prima mi aveva assicurato che tutta la documentazione era OK!!!, mancava solo la matricola.

3° tentativo: sportello 6, segreteria via Marina. Io col plico ormai ridotto a brandelli. L'impiegato si prende il plico, è tutto regolare...Manca la domanda di attestazione per la patente ECDL in mio possesso da presentare entro il 30 ottobre con lettera al Consiglio di Facoltà della Facoltà di Giurisprudenza della rinomata Federico II.

Tre giorni e piombo per la quarta volta in segreteria con tanto di domandina sbandierata dall'entrata fino all'arrivo allo sportello dopo tre quarti d'ora di fila. Faticaccia immane col caldo che ancora si fa sentire. Spese totali per i quattro viaggi 200 euro tra biglietti del treno e degli autobus, vivande, ricariche al cellulare (in quei giorni sono stato anche in cerca di alloggio per la permanenza universitaria), etc.

A cinque giorni dall'inizio dei corsi (Diritto costituzionale, diritto romano e filosofia del diritto), i nervi a fior di pelle. Ovviamente non mi sono mai trovato a contatto col mondo accademico, è la mia prima esperienza. Ho tante paure e poche certezze.
Il timore principale è quello di deludere prima me stesso, poi quanti stanno investendo in pensieri e soprattutto in denaro su di me. So che lo studio è prioritario quando si entra nell'ateneo e sono cosciente del fatto che se mi so beccato un 100/centesimi alla maturità è proprio perchè ho espresso quanto di meglio potevo.

Ma tutti dicono che l'Università è un'altra cosa. E' tutto diverso e più difficile. Sarà che chi mi racconta certe storie non è che si trovi molto in regola con esami e voti, per la negligenza. E quindi vivendo la sua vicenda personale drammaticamente vuol presentarmela così. Però i miei timori sono tanti. Mi affido alla clemenza, alla determinazione ed alla convinzione di me stesso per intraprendere con lo spirito giusto questa nuova avventura auspicando anche nella benevolenza della fortuna.

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